LAMPEDUSA

Italia o Africa? Sogno o realtà? Semplicemente Lampedusa

Insieme a Linosa e Lampione Lampedusa costituisce l’arcipelago delle Isole Pelagie (“isole d’alto mare”, dal greco) del quale è la più grande. La sua storia è abbastanza incerta e secondo alcuni ritrovamenti in località Cala Pisana, non è da escludere che fosse abitata già dall’epoca neolitica.

Un po di storia...

Di certo, dopo essere stata con ogni probabilità un’importante base strategica per Fenici, Greci e Romani, dal 1400 passò nelle mani di Giovanni De Caro, per conto di Alfonso V d’Aragona. Dunque fu la volta di Giulio Tomasi di Lampedusa, durante il cui regno l’isola conobbe una durissima pestilenza.

La Principessa Francesca di Lampedusa dette diritti di proprietà su una parte del territorio a coloni maltesi, che a loro volta favorirono l’insediamento di Alessandro Fernandez, comandante inglese, e furono anni di difficile coabitazione. Fintanto che Ferdinando II re delle Due Sicilie comprò l’intera isola e invitò i sudditi a popolarla.

Lampedusa venne annessa al Regno d’Italia dalla spedizione garibaldina, ma poi lasciata in stato di totale abbandono.

Al Novecento risalgono i cambiamenti più importanti, che hanno creato le basi per l’attuale importanza dell’isola: nel 1911 collegamento con cavo telegrafico; metà secolo per la costruzione della centrale elettrica; 1975 l’aeroporto.

Lampedusa oggi...

Oggi Lampedusa rappresenta un’isola davvero speciale, non soltanto per noi dell’Hotel Alba D’Amore che qui siamo nati e che qui abbiamo il nostro cuore, ma anche per dati oggettivi. Anzitutto perché rappresenta la parte più a sud d’Europa e perché, pur essendo amministrativamente in territorio italiano, tecnicamente appartiene in tutto e per tutto alla piattaforma africana.

Qui il clima è particolarmente favorevole anche in ottobre è stupendo fare il bagno. Per non parlare dei colori dell’acqua, delle emozioni che ci regalano le tartarughe che arrivano per deporre le uova sull’Isola dei Conigli.

Si tratta di un territorio sospeso tra il sogno e la realtà, che a volte ci fa venire in mente quella canzone di Bennato, ma ogni volta, guardando il nostro mare sotto il cielo del tramonto, tiriamo un sospiro di sollievo perché questa è l’isola che non c’è.